
L’imponenza di Roma imperiale è tanto presente da passare talvolta inosservata: eppure rovine colossali spesso non sono che parti minime di edifici enormi.
E’ il caso delle Terme di Diocleziano, il più grande dei molti complessi termali della città, con una capienza di almeno 3.000 persone a coprire l’area tra Stazione Termini e Via XX Settembre.
Possiamo però ancora leggere la sua struttura architettonica nel riuso degli edifici moderni: la piazza della Repubblica, le chiese di S. Bernardo e S. Maria degli Angeli e il Museo Nazionale Romano occupano e riutilizzano la cavea del teatro annesso, sale da sauna, l’immenso atrio restaurato da Michelangelo come chiesa, il grande frigidarium.